Cremona, città antica e bellissima, nella sua storia e nel suo presente si intrecciano la naturale vocazione agricola con l’arte e la cultura.
Uno dei principali centri della produzione agroalimentare italiana, è anche patria della liuteria, grazie a figure immortali come Antonio Stradivari.
Adagiata sulle rive del Po, Cremona si è dimostrata nel corso dei secoli luogo ideale per lo sviluppo di arte e cultura. Città della musica, ma anche città della gola, con i suoi salumi, la mostarda, le carni e il torrone, Cremona conserva il fascino del comune medievale, punteggiato di chiese antichissime e viottoli pavimentati in sassi, che si alternano a meravigliosi palazzi patrizi dai grandi cortili.
Cuore pulsante della città è il complesso monumentale della Piazza del Duomo: la Cattedrale con il grande Battistero romanico, il Torrazzo, che è la torre campanaria in muratura più alta d’Europa, il Palazzo Comunale e la Loggia dei Militi, che rievocano atmosfere di vita medievale e rinascimentale.
Cremona è poi la città dei violini. Conosciuta fin dall’antichità per la sua arte liutaria, nata con le antiche famiglie degli Amati, dei Guarneri e di Stradivari, vede ancora oggi i maestri liutai illustrare i segreti della costruzione di un violino nelle moderne botteghe: nel 2012 il suo “saper fare liutario” è stato riconosciuto patrimonio dell’Unesco e fornisce un’impronta unica al luogo.
Oltre all’artigianato, Cremona è fortemente caratterizzata dall’esaltazione della tradizione agroalimentare: nel corso dei secoli l’uomo ha trasformato il territorio cremonese in base alle esigenze dell’agricoltura e della zootecnica, da sempre attività fondamentali, che il cremonese ha saputo valorizzare con creatività.
Una propensione che prosegue anche oggi, grazie anche alla presenza, dal 1984, del campus di Cremona dell’Università Cattolica che ospita corsi di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e di Economia.
Dall’anno accademico 2020/21 le attività didattiche e di ricerca si sono trasferite nell’ex convento di Santa Monica, edificio storico restituito alla città grazie al contributo della Fondazione Arvedi Buschini: un luogo in cui si fondono tecnologia avanzatissima e charme italiano, rendendo il polo cremonese dell’Università Cattolica un posto ideale per studiare.